MAD Lab. Monitoraggio Analisi e Diagnosi del costruito

 

"Dimmi, poiché sei così sensibile agli effetti dell'architettura, non hai osservato, camminando nella città, come tra gli edifici che la popolano taluni siano muti, ed altri parlino, mentre altri ancora, che sono più rari, cantano? E non il loro ufficio, né il loro aspetto d'insieme così li anima o li riduce al silenzio, ma ingegno di costruttore o piuttosto il favore delle Muse"

Paul Valéry, Eupalino o dell’Architettura, traduzione di Raffaele Contu con una Nota di P. Valéry e un Commento di G. Ungaretti, Lanciano, Carabba, 1932 (ed. originale 1921)

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MAD Lab – Collana editoriale (internazionale) con obbligo di Peer review
(SSD A08 – Ingegneria Civile e Architettura), in ottemperanza alle direttive del Consiglio Universitario Nazionale (CUN), dell’Agenzia Nazionale del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) e della Valutazione Qualità della Ricerca (VQR). Peer Review per conto della Direzione o di un membro della Redazione e di un Esperto Esterno (clear peer review).

 

Direttore

 

Federica Ottoni – Professore Associato ICAR 19 - Università degli Studi di Parma

 

Comitato scientifico

 

Norme redazionali

 

 

La collana si propone di raccogliere e diffondere i risultati di un metodo d’indagine e un approccio, quello empirico–sperimentale, che combinato a un corretto percorso di conoscenza e controllo degli edifici, garantisca la conservazione del vasto patrimonio storico presente in Italia in linea con la normativa per i beni culturali (DPCM 2011), allargandosi più in generale al costruito a scala architettonica.

Il metodo empirico–sperimentale per la conoscenza, il controllo e il consolidamento delle strutture storiche consiste in un approccio basato sul contatto diretto e approfondito con la realtà fisica dell’oggetto di studio, che, unito all’esperienza derivante dalla secolare osservazione di edifici storici — simili per tecniche costruttive e manifestazioni di danno e dissesto — e al moderno monitoraggio strutturale, arriva a definire in modo completo l’attuale livello di sicurezza del monumento oltre che ad individuare gli eventuali interventi di consolidamento più adeguati. L’Italia è un paese che possiede un vastissimo e ricchissimo patrimonio storico–architettonico, per lo più in precario stato di conservazione. Solo recentemente è stata approvata la normativa sismica che chiarisce l’importanza di una “conservazione consapevole” che nei “limiti degli interventi di stabilità sui monumenti, in rapporto ai problemi di tutela” trova la sua massima espressione.

 

Origine

MADlab nasce all’interno del Laboratorio per il Monitoraggio, l’Analisi e la Diagnosi del costruito, operante presso il dipartimento DIA (Dipartimento di Ingegneria e Architettura) dell’Università di Parma, la cui attività si rivolge alle architetture, all’ambiente costruito e al territorio nella più ampia accezione interdisciplinare.

 

Frequenza pubblicazione

I numeri della collana sono pensati con cadenza semestrale.

 

Focus

La collana ospita ricerche e interpretazioni critiche originali sui temi del:

  • Restauro (inteso anche nella sua accezione più strutturale, oltre che negli aspetti teorici e critici);
  • Analisi del comportamento strutturale di edifici storici;
  • Storia e storiografia dell’architettura,
  • Rappresentazione e rilievo dei complessi architettonici;
  • Tecnologia e caratteri dell’architettura storica, in particolare rivolta ai temi del recupero;

Particolare attenzione è rivolta agli studi interdisciplinari mirati a risolvere, attraverso la ricerca, l’interpretazione storico-costruttiva e diagnostica di edifici di particolare interesse storico-architettonico.

 

 

Modalità di presentazione di una proposta editoriale

 

Processo di Peer Review

Una prima proposta – attraverso la compilazione della scheda di pubblicazione – sarà sottoposta ad accettazione del Comitato Scientifico della Collana, che valuterà la rispondenza alle tematiche di interesse e agli obiettivi della Collana, nonché la sua originalità (il lavoro deve essere inedito).

In base all’area di interesse della ricerca, il Comitato Scientifico indicherà quindi uno o più esperti revisori anonimi (modalità double-bind: testo anonimo, giudizio dei revisori anonimo per gli autori) che trasmetteranno al Comitato Scientifico le proprie valutazioni su originalità, completezza, qualità del lavoro entro due mesi dalla trasmissione della monografia.

Il Comitato Scientifico, basandosi sul giudizio dei revisori, deciderà quindi se pubblicare la proposta editoriale.

 

 

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